Premessa

G.L.R. considera noiosa ed inutile ogni introduzione, specialmente quando il giudizio che in essa viene suggerito, è proposto con la non tanto nascosta intenzione di impedire che le opere presentate parlino direttamente a chi guarda , spiegando quale messaggio portano e quanto valga la pena di guardarle.
Dubita spesso che il contributo dei critici giovi ad accrescere il rispetto dovuto all’ arte, e quindi preferisce lasciare ai suoi dipinti la maggior libertà di dialogo con gli osservatori, convinto com’è che nonostante le sciocchezze diffuse per interesse mercantile, l’uomo abbia in sé ciò che in misura maggiore o minore rende possibile riconoscere la bellezza, evitando gli inquinamenti imposti alla cultura dal deterioramento della filosofia estetica moderna.